Italia: abbiamo la pressione fiscale effettiva più alta del mondo. Ecco la classifica di Confcommercio
di Vittoria Patanè | 29 Luglio 2014 – 12:50
L’Italia è il Paese con la più alta pressione fiscale effettiva del mondo. Ecco la classifica diramata da Confcommercio.
Italia: abbiamo la pressione fiscale effettiva più alta del mondo. Ecco la classifica di Confcommercio
Un altro record per l’Italia, ma siamo sicuri che farà piacere a pochi. Nel 2013, con una percentuale pari al 54% il Nostro Paese vanta infatti la pressione fiscale effettiva più alta del mondo.
A stabilirlo è il Centro Studi di Confcommercio. Secondo i dati riportati dall’associazione, quest’anno la pressione fiscale apparente si assesterà al 44,6%. Il risultato è stato estrapolato tenendo conto di Imu e Tares, ma non dell’aumento dell’aliquota Iva e del possibile rincaro delle addizionali irpef.
Ma tornando alla classifica mondiale, tutte le economie sviluppate hanno mostrato nel corso degli anni una tendenza a ridurre la pressione fiscale. Tutte tranne l’Italia, dove invece è salita di 2,7 punti di PIL nel 2013 rispetto al 2000.
Nello stesso periodo in Svezia il calo è stato di 7,6 punti, di 3,3 punti negli Stati Uniti e di 2 punti in Germania.
Secondo Confcommercio inoltre, sarebbe proprio l’elevata pressione fiscale a indurre molti cittadini ad evadere.
Tra i parametri presi in considerazione per il calcolo:il valore atteso della sanzione (efficienza della giustizia civile), la percezione dell’output pubblico e la facilità dell’adempimento spontaneo delle obbligazioni fiscali.
Pressione fiscale effettiva: ecco la classifica mondiale
Confcommercio fa anche un raffronto con gli altri Paesi occidentali. Ecco la classifica:
Italia: 54%
Danimarca: 51,1%
Francia: 50,3%
Belgio: 49,3%
Austria: 46,8%
Svezia: 46,7%
Norvegia: 42,3%
Olanda: 40,8%
Regno Unito: 40,4%
Spagna: 36,7%
Australia: 34,8%
Canada: 31,9%
Irlanda: 28,4%
Stati Uniti: 27,9%
Messico: 26,2%.
Per quanto riguarda la percentuale di crescita della pressione fiscale nel corso degli ultimi 13 anni, siamo invece al secondo posto.+2,7% tra il 2000 e il 2013, dal 41,9 al 44,6%.
Prima di noi solo il Portogallo dove il peso delle tasse nello stesso periodo di riferimento è cresciuto del 3,2% Seguono: Giappone con un +2,6% e Francia con un +2,3 per cento.
IL NOSTRO COMMENTO: VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA! Il primo politico che si permette di chiedermi il voto – ad eccezione del M5S – la ritengo una offesa personale e gli sferro un pugno nel muso.
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